Lo scorso 29 giugno ho partecipato, come membro della faculty, al “meet the expert” event organizzato dall’azienda leader nel settore della chirurgia protesica del ginocchio.
Sono state oltre 6 ore di lezioni frontali, discussioni e confronti e interazioni con 50 colleghi ortopedici provenienti da tutta Italia.
Le mie relazioni si sono concentrate prevalentemente sulle tematiche a me piu care e soprattutto nello quali ho sviluppato, negli ultimi 8 anni, maggiore esperienza, ovvero le protesi monocompartimentali a piatto fisso, e l’indicazione all’utilizzo di queste protesi anche in pazienti “non ideali”.
Purtroppo in Italia questo tipo di protesi rappresentano ancora solo il 15% delle protesi di ginocchio eseguite. Nella mia casistica, al contrario, la protesi monocompartimentali mininvasive rappresentano il 35% di più di 200 casi/anno. È ormai evidente che i risultati clinici e funzionali di queste “mini protesi” sono eccellenti e notevolmente superiori a quelli ottenuti con le protesi totali.
Sono convinto che la formazione continua, il confronto e le discussioni sull’utilizzo di tali protesi monocompartimentali sia giunto a una conclusione ormai ovvia: tutti i chirurghi del ginocchio devono essere in grado di poterle utilizzare conoscendone appropriatezza, tecnica chirurgica ed indicazioni.